1° classificato:
Cassia, di Lucia Urbano
Motivazione della giuria: Per la coerenza con il tema del bando e per il messaggio che invoca la memoria come mezzo di resistenza, il ricordo come una possibilità di vivere ancora, con il fragore dei profumi della natura e all’ombra di una cassia in fiore.
2° classificato:
Dopo, di Sonia Barsanti
Motivazione della giuria: un’analisi precisa, scandita, dolorosa, di una perdita tragica e della fatica del “dopo”, in una cornice linguistica chiara e intensa.
3° classificato:
Carissimo Pinocchio, di Alessia La Villa
Motivazione della giuria: un racconto di sofferenza che offre una riflessione sulla possibilità di una “riparazione” come costruzione di un nuovo significato a un’azione da cui non si torna indietro.
Menzione speciale:
Mordere il labbro, di Serena Barsottelli
Motivazione della giuria: il racconto si è distinto per la drammaticità della storia, narrata con uno stile pragmatico e incalzante, evidenziando un intreccio di sentimenti contrastanti e offuscati dall’orrore della guerra.